The Project Gutenberg EBook of Uno degli onesti, by Roberto Bracco This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at www.gutenberg.org Title: Uno degli onesti Commedia in un atto Author: Roberto Bracco Release Date: June 12, 2013 [EBook #42928] Language: Italian Character set encoding: UTF-8 *** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK UNO DEGLI ONESTI *** Produced by Carlo Traverso, Barbara Magni and the Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This file was produced from images generously made available by The Internet Archive)
ROBERTO BRACCO
TEATRO
VOLUME QUARTO
IL DIRITTO DI VIVERE — UNO DEGLI ONESTI —
SPERDUTI
NEL BUIO
3ª EDIZIONE RIVEDUTA.
REMO SANDRON — Editore
Libraio della Real Casa
MILANO — PALERMO — NAPOLI
Copyright, 1911.
PROPRIETÀ LETTERARIA
I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservati per tutti i paesi, non escluso il Regno di Svezia, quello di Norvegia e l'Olanda.
È assolutamente proibito di rappresentare queste produzioni senza il consenso scritto dell'Autore (Art. 1 del Testo Unico 17 Settembre 1882.)
Off. Tip. Sandron — 15 — I — 030311.
Commedia in un atto.
Rappresentata per la prima volta da Ermete Novelli al teatro Sannazaro di Napoli, il 20 settembre 1900.
PERSONAGGI:
Salotto elegante. Una porta in fondo. Un'altra a destra. Su un tavolino, l'apparecchio del telefono.
MANINA e FEDERICO.
(Manina è seduta, col volto fra le mani, gli occhi rossi di pianto, i capelli un po' scompigliati. Federico passeggia furiosamente.)
Federico
(prende una sedia e la scaraventa a terra. Continua a passeggiare.) Sicchè, ci separeremo!
Manina
Nè più, nè meno. Tu non devi fare altro che recarti da un avvocato, non so, da un notaio e, se lo credi opportuno, mettere in ordine i nostri affari. Del resto, io non ci tengo. [168]
Federico
Io sì.
Manina
Tanto meglio! Separazione di beni....
Federico
E di mali. (Passeggiando ancora, prende un'altra sedia e picchia il pavimento.)
Manina
È inutile rompere le sedie.
Federico
Questa è forse casa tua? Sono tuoi questi mobili? Queste sedie sono tue?
Manina
Non vorrai dire, spero, che io sia qui come in un albergo.
Federico
Come in un albergo no, perchè io non sono l'albergatore di mia moglie; ma non c'è un gingillo qui dentro che non sia di mia proprietà.
Manina
Ti prego di non dimenticare che io t'ho portato una dote. [169]
Federico
Ti prego di non dimenticare che questa dote basta appena per le tue toilettes e per i tuoi bonbons.
Manina
Dovrei pagare anche il tuo sarto, non è vero?
Federico
Lo sai bene che io non sono di quei mariti che si lascerebbero vestire dalle loro mogli.
Manina
Ed io non sono di quelle mogli... che spogliano i mariti!
Federico
(sedendo) E dunque, separiamoci.
Manina
Questo è assodato.
Federico
(dopo una pausa) Che diremo al mondo?
Manina
Ognuno di noi dirà quello che vorrà. [170]
Federico
Niente affatto. Dobbiamo metterci d'accordo.
Manina
Diremo la verità.
Federico
Io darei un occhio per sapere qual'è la verità.
Manina
La verità è che... i nostri caratteri sono inconciliabili.
Federico
Ecco, per esempio, una cosa inesatta.
Manina
Ho sempre pensato che fra me e te non ci fosse niente di comune.
Federico
Ma tu neghi i fatti compiuti!
Manina
E che dimostrano questi fatti?
Federico
Dimostrano che ci siamo amati. [171]
Manina
Quando?
Federico
Non ci siamo mai amati in tre anni di matrimonio?!
Manina
Mai!
Federico
Neanche nella luna di miele?
Manina
La luna di miele non conta.
Federico
Come non conta!?
Manina
O Dio! la luna di miele è una formalità.
Federico
Ma questa formalità, con qualche lieve modificazione, è durata fino a ieri.
Manina
Sino a ieri è durato il dovere. [172]
Federico
E, a parer tuo, questo dovere è esaurito!
Manina
S'intende. Ogni dovere ha i suoi limiti. Si va a fare il soldato o si va a fare il magistrato, e si ha il dovere di farlo bene. Si va a fare la moglie, ed è lo stesso caso. Io l'ho fatta bene. Ma per tutta la vita, no. Il soldato, il magistrato, la moglie, dopo un certo numero d'anni, hanno il diritto di dimettersi. Io mi dimetto.
Federico
In altri termini, se io ti chiedessi oggi quello che può chiedere un marito ad una moglie..., tu mi diresti di no.
Manina
Certamente.
Federico
Ma io potrei costringerti.
Manina
Costringermi?!
Federico
Col Codice alla mano, perbacco! [173]
Manina
Va là, chè, fortunatamente, il Codice non si occupa di queste cose!
Federico
Lo credi tu. Si ha da interpretare lo spirito della legge, mia cara. C'è un articolo che compendia tutto: «La moglie deve seguire il marito.»
Manina
Seguirlo dove?
Federico
Dovunque.
Manina
Non c'è nessun sito dove una donna non possa dir di no ad un uomo.
Federico
Ah, non c'è nessun sito?... Non c'è nessun sito? (Si alza. Passeggia.) Non c'è nessun sito!... Non c'è nessun sito!!!... (Torna a sedere, lontano da lei. Poi, in tono di comando) Manina, vieni qui e dammi un bacio.
Manina
(anche lei seduta, guarda il soffitto.) [174]
Federico
(dopo una lunga pausa) Manina, vieni qui e dammi un bacio.
Manina
Piglia, piglia il Codice.
Federico
Bada che finisce molto male!
Manina
Purchè finisca, io sono contenta.
Federico
Ma allora è un odio?
Manina
Voglio la mia libertà.
Federico
Per farne che?
Manina
Lo vedrai.
Federico
Manina
Che sciocchezza! C'è bisogno di separarsi dal proprio marito per tradirlo? Al contrario! Se c'è la separazione, non c'è il tradimento.
Federico
Parli come una femmina pervertita.
Manina
E tu come un ingenuo.
Federico
Perchè non dici come un imbecille!
Manina
Volentieri.
Federico
Mi dài anche dell'imbecille?
Manina
Te lo dài da te.
Federico
Ah, questo è troppo! (Si alza furibondo.)
Manina
Federico
Io sento il sangue montarmi al cervello! Io non so più frenarmi! Io divento un mascalzone! Io divento un facchino! (Si schiaffeggia impetuosamente.) Ah, ora sto meglio!
Manina
E anch'io.
Federico
Ma questa volta è finita davvero!
Manina
Dio, te ne ringrazio!
Federico
(prende il cappello e, a un tratto, le si avvicina.) Vuoi chiedermi scusa?
Manina
No.
Federico
Vuoi che io chieda scusa a te?
Manina
Federico
Vuoi darmi un bacio?
Manina
No.
Federico
Vuoi tu averlo da me?
Manina
No.
Federico
Vuoi far la pace?
Manina
No.
Federico
Vuoi che me ne vada?
Manina
Sì.
Federico
Addio. (Esce dal fondo correndo.)
Manina
Finalmente!
MANINA e ALBERTO.
Manina
(Va al telefono. Gira il manubrio del campanello. L'ufficio risponde. Ella parla:) Comunicazione col numero 623. (Pausa. Il numero 623 risponde. Ella si mette gl'imbuti del telefono agli orecchi. Parla:) Chi è al telefono? (Pausa.) Ah sei tu, Rosetta? (Pausa.) Tuo marito... non è in casa? (Pausa.) Grazie, volevo dargli soltanto una notizia. (Pausa.) Oh, è naturale!, volevo darla anche a te: vorrei darla a tutti i miei amici. (Pausa.) Ecco in poche parole: Federico ed io ci siamo bisticciati e ci separiamo. (Pausa.) Sì, sì, ci separiamo. (Pausa.) No, sai, è inutile: non ci riusciresti. (Pausa.) Vieni pure se vuoi, ma non ci riconcilieremo: sprecherai tempo e fiato. (Pausa.) Non mi credi? (Pausa.)
(Entra Alberto dal fondo, non visto da lei.)
Manina
(sempre al telefono) Te lo accerto, te lo giuro!
Alberto
(le va alle spalle e le bacia il collo.)
Manina
(voltandosi) Oh! Sei tu! [179]
Alberto
Cos'è che giuri?
Manina
Zitto, che sto parlando con tua moglie!
Alberto
Accidente! (Quasi che la moglie potesse vederlo attraverso il telefono, se ne allontana sconcertato.)
Manina
(con gl'imbuti agli orecchi, cercando di abbreviare la conversazione telefonica.) Sì, diglielo tu a tuo marito. Tu lo vedrai sicuramente prima di me.
Alberto
(quasi tra sè) Se sono qui!
Manina
(concludendo) È così intimo di Federico che la notizia gl'interesserà molto. A rivederci. (Gira il manubrio del campanello per far togliere la comunicazione.)
Alberto
Che è? Che è accaduto?
Manina
Alberto
No.
Manina
E non capisci?
Alberto
Nemmeno.
Manina
Io sono felice!
Alberto
Benone!
Manina
Ho avuta una scena tremenda con mio marito.
Alberto
E questa per te è una felicità?
Manina
Sfido io! Tutto è finito.
Alberto
Scusa, io continuo a non capire. [181]
Manina
Insomma, così come mi vedi, io sono libera come l'aria.
Alberto
Lo so ch'egli non è in casa. La cameriera me lo ha detto.
Manina
Non tornerà che a prendere gli accordi necessari e definitivi per la separazione.
Alberto
(saltando di maraviglia) Per la separazione!?
Manina
Non gioisci?
Alberto
Andiamo, è una burletta!
Manina
No, no, puoi gioire. È la verità. Io sarò tutta tua, intendi? Io darò a te tutto il mio amore, tutto il mio tempo, tutta la mia vita. Ah, che sollievo! Io mi sento non solamente felice, ma anche riabilitata, perchè quello che ho fatto fino a ieri è stato disgustevole. Fino a ieri, io sono stata due metà di una donna, e oggi ridivento una donna [182] intera. Ero stanca di dover distribuire ogni giorno le mie ore, le mie tenerezze, tutta me stessa, in due dosi uguali, fra te e lui. Io ti tradivo. Sì, in fondo, il tradito eri tu. Io ti tradivo con mio marito; ma era un tradimento come un altro. Tu tolleravi, poverino, per la tua bontà, per la tua abnegazione. Ma adesso! Oh, adesso tu potrai amarmi con fiducia, con sicurezza, senza soffrire, senza transigere. (Carezzandolo) Sei contento? Di': sei molto contento?
Alberto
(imbarazzato) Ecco:... questo provvedimento è così radicale che..., non so, ma....
Manina
Non mi ringrazii neppure? Non mi ringrazii sùbito?
Alberto
O Dio, io apprezzo i nobilissimi sentimenti che ti hanno guidata.... Nondimeno, se tu avessi chiesto il mio parere prima di deciderti....
Manina
(sbarrando gli occhi) Avanti.
Alberto
(coraggiosamente) Ebbene, sì, se tu me lo avessi chiesto, io t'avrei vivamente pregata di non separarti da tuo marito. [183]
Manina
Tu?!
Alberto
Io, io, io.
Manina
Alberto! Tu pensi bene a quello che dici?
Alberto
E non mi disdico. Tuo marito non merita d'essere trattato male. È un eccellente uomo. È un marito irreprensibile. Io ho sempre deplorato che tu avessi così poco rispetto di lui.
Manina
E tu, lo hai rispettato?
Alberto
Prima di tutto, io non ero sua moglie. E poi, io ho sempre nutrita e nutro per lui, la più sincera amicizia, la più profonda venerazione. E dillo tu stessa: sono mai stato scortese con Federico? Gli ho mai procurato un dispiacere? Mi sono mai ribellato alle sue giuste esigenze? Ho mai offesa la sua dignità?... Mai! Tu, invece, hai cercato di ribellarti spessissimo alla volontà sua e sono stato io che ho dovuto frenare le tue ribellioni. Tu non ti sei mai veramente preoccupata del decoro di colui che ti ha dato il suo nome, mentre avresti dovuto [184] anche considerare che, se tu non fossi stata sua moglie, io, probabilmente, non t'avrei amata. E quasi che tutto ciò non bastasse, hai avuta la crudeltà di essere d'una scortesia senza limiti per quest'uomo: brusca, bisbetica, acre, violenta....
Manina
(inorridendo) Ah, ma tu sei un ingrato!
Alberto
Verso di chi?
Manina
Verso di me!
Alberto
Ma non verso di lui! Noi due gli dobbiamo tutto, e, quindi, abbiamo il dovere della gratitudine!
Manina
Ah? Devi tutto a lui? A me non devi niente?
Alberto
Che c'entra! Per me tu sei il beneficio; il benefattore è lui!...
Manina
(tra l'ira e la tenerezza — quasi piangendo) Se tu mi amassi come io ti amo, non faresti di queste [185] distinzioni sottili, e non mi esorteresti ad essere ancora una buona moglie.
Alberto
Eppure, di te mi sono innamorato appunto perchè mi sei parsa una buona moglie. Già, è inutile: la penso così. Sono un uomo onesto! Mi piace di vivere in un ambiente onesto. E la prima cosa che esigo dalla donna è l'onestà.
Manina
E non ti basterebbe che io fossi onestissima come amante?
Alberto
Un'amante che ha un marito è la sola amante sulla cui onestà si possa contare. E questa è una delle ragioni più salienti per cui io non so consentire alla separazione. Ti parlo franco. Per una donna che vive sola c'è troppe tentazioni. Per conto mio, tuo marito è il tuo custode. Finchè c'è lui, io sono tranquillo.
Manina
(irritandosi, scervellandosi per intenderlo) Sicchè, degli altri saresti geloso, e di lui no?
Alberto
È evidente! Quando mai si è gelosi di un marito? Anzi, un marito è una sentinella preziosa. [186]
Manina
Ma anche ammessa questa diffidenza sciocca ed offensiva, chi t'impedirebbe di vigilare, di sorvegliarmi, di custodirmi?
Alberto
Oh bella! Mia moglie. Tu dimentichi che io ho una moglie; una moglie che, dopo tutto, non ho nessuna voglia di mandare a spasso.
Manina
(eccitandosi) Ah, dunque, è per lei! È per lei! Ecco quello che c'è nel fondo! È per lei!
Alberto
O che forse mi ti son dato per celibe, io? Oppure ti ho fatto credere di essere stanco del matrimonio?
Manina
Di tua moglie io non t'ho voluto mai parlare, per un sentimento di delicatezza.
Alberto
E ti sei regolata benissimo. Il parlarmene ti avrebbe forse inasprita contro di lei, ed io ne avrei avuto uno scrupolo di coscienza. Che diancine! Un individuo fornito di senso morale non deve permettere che ci sia del rancore tra la propria amante e la propria moglie. Io ti ho amata e ti amo; ma [187] tengo ad essere anch'io un marito esemplare come è il tuo. Ed eccone un'altra delle ragioni per cui non voglio la separazione. Per continuare ad essere un marito esemplare, io non potrei assumere verso di te dei doveri... senza restrizioni. Capirai: non ho vent'anni. Adesso che questi doveri sono divisi tra me e Federico, va bene. Ma se restassi solo, sarebbe grave! Come vedi, è necessario che, in un modo o nell'altro, tu faccia la pace. Abbiamo vissuto per tanto tempo così, e, in fin dei conti, ce la siamo cavata. Metti da parte le tue fisime, e lasciamo le cose come stanno.
Manina
(furente) No che non le lasceremo come stanno! La mia risoluzione è presa; ed è irrevocabile! Io posso tollerare, al più al più, l'esistenza di tua moglie, ma quella di mio marito, no. Io posso rassegnarmi ad avere solamente una parte di te, ma non a toglierti una parte di me. Io posso perfino consentire alla indispensabile associazione fra me e tua moglie, ma quella fra te e mio marito mi esaspera, mi ristucca. La separazione io la voglio, e l'avrò. Che se poi è precisamente mio marito quello che più ti attira in questa casa, abbi la franchezza di dirmelo una volta per sempre. Oh, anche lui non sa vivere senza di te. Non c'è niente di più goffo e di più bestiale! Una povera donna, al giorno d'oggi, non è più padrona di amare un uomo solo! Deve subire per forza l'amico di lui. Se vuole avere un marito, deve avere un amante. Se vuole avere un amante, deve avere un marito. Ah, è una delizia! Ma io mi separerò, ti garantisco che mi separerò, e, di buona o di mala voglia, [188] con o senza entusiasmo, con o senza ingratitudine, a mio marito tu ci dovrai rinunziare. Lascia fare a me. Ci rinunzierai! (S'avvia per uscire a destra.)
MANINA, ALBERTO, TERESINA, ROSETTA.
Teresina
(dal fondo, in fretta, con zelo significativo e pettegolo) C'è la signora Rosetta....
Alberto
Mia moglie ci mancava!
Rosetta
(entrando anch'essa dal fondo) Ma non c'è bisogno di annunziarmi. Che novità! (Si lancia con espansione ad abbracciare Manina.)
Manina
(si lascia abbracciare diventando verde.)
Rosetta
Dimmi, dimmi, posso esserti utile in qualche cosa?
Alberto
Utilissima!... Lei t'aspettava. [189]
Rosetta
Vuoi che parli con tuo marito?
Manina
Ma no, no....
Rosetta
Vuoi farmi i tuoi sfoghi? Ebbene, sono qui, a tua disposizione. Fra noi due non ci sono segreti. Io e tu siamo una sola persona. Sfoga, Manina mia, sfoga.
Manina
No, Rosetta, neanche questo. Anzi, perdonami, non ho troppa voglia di parlare. Soltanto, volevo... pregarti d'impedire che tuo marito si cacci in questa faccenda e si affatichi a fare l'avvocato di Federico.
Rosetta
Ecco: anch'io, non te lo nego, era venuta per metterci una buona parola; ma se poi ci sono delle cause assai gravi, è tutt'altro. A giudicare dall'apparenza, tuo marito sembra eccellente. Ma chi sa!... Fra marito e moglie ci sono tante cose!... Vedi noi due? È il caso opposto. Lui, quel mostro lì, (con grazia affettuosa, accennando ad Alberto) a prima vista, non lo si apprezza gran che. Pare quasi un marito mediocre, deficiente, difettoso, insomma. Eppure, no. No. In casa, non me ne posso lamentare. [190]
Alberto
(come su' carboni ardenti) Andiamo, Rosetta! È questo il momento di regalarle la mia apologia?!
Rosetta
È bene che Manina faccia il paragone tra te e Federico. Non capisci niente! (A Manina, continuando) In casa, vedi, questo bel mobile è un angelo. Un marito completo, ti dico. E a tutte le ore, sai. Non mi fa mancar nulla, te lo assicuro. Io non so come avvenga, ma non mi dice mai di no.
Alberto
Rosetta!...
Rosetta
Che è? Ti vergogni d'essere condiscendente con me?
Alberto
Non me ne vergogno. Me ne vanto. Ma tu fai credere Dio sa che cosa! E poi, che glie ne importa alla signora Manina?
Manina
Al contrario! Tutto ciò m'interessa infinitamente.
Alberto
Ma vi garantisco che mia moglie vede tutto a [191] traverso una lente d'ingrandimento.... D'altronde, essa è così poco esigente....
Rosetta
Questo non è vero!
Manina
E allora che manìa avete di diminuire i vostri meriti?!
Rosetta
(ad Alberto:) E poi, tu non puoi essere giudice di te stesso. Siamo noi due che dobbiamo giudicarti. Tu mi rendi felice, e io glielo voglio dire a lei. Perchè, siccome è più graziosa, più intelligente, più elegante di me, essa deve essere anche più felice di me. E se invece è tanto infelice, di chi è la colpa? Dimmelo tu: di chi è la colpa?
Manina
Ti prego, ti prego, Rosetta, non essermi così indulgente. Ciò mi fa male.... Tu non sai, non puoi sapere.... La colpa è mia, credimi, è mia.
Rosetta
Non è possibile.
Alberto
Manina
Mio marito non ha nessun torto verso di me. Ma io sono una di quelle donne che hanno la grande disgrazia di non attaccarsi che agli uomini... più vili che incontrano sulla loro strada.
Alberto
(tra sè:) Molto cortese!
Manina
E quella stessa vigliaccheria che esse disprezzano, stranamente le avvince e le tiene. Tu adori un uomo... perfetto; io adoro un uomo... ributtante!
Alberto
(tra sè:) Gentilissima!
Rosetta
(intontita, a Manina:) Tu ti fai sfuggire di bocca delle cose enormi!
Manina
(continua, eccitandosi) Enormi, sì. Tu sei venuta a soccorrermi senza immaginare di che si trattasse. Io mi separo da mio marito perchè amo un altro. Questa è la verità. Ora che lo sai, tu, donna onesta, hai tutto il diritto di abbandonarmi a me stessa. E voi, signor Alberto, voi, uomo onestissimo, avete quello di proibire a vostra moglie d'avere [193] per amica una donna come me. Arrivederci, Rosetta, o addio. Rimettiti alla sua volontà. Làsciati guidare da lui. Profitta della sua intemeratezza, tu che lo puoi. Io t'invidio! (Esce a destra.)
ROSETTA e ALBERTO.
Rosetta
(attonita) Che ne dici, eh?
Alberto
Mah!
Rosetta
Ama un altro!!
Alberto
(scrolla il capo gravemente.)
Rosetta
Ama un uomo ributtante!
Alberto
Ah, questo poi no!
Rosetta
Alberto
Io? Se lo conoscessi, andrei subito a sputargli sul viso. Dico solamente che non può essere... ributtante, visto che lei lo ama sino a quel punto. La signora Manina è stata sempre una persona di buon gusto....
Rosetta
Di costumi illibati!
Alberto
Altro che! Per averla innamorata, questo individuo deve essere... attraentissimo. Io ci scommetto che è irresistibile!
Rosetta
Eppure, io non ci credo.
Alberto
A che cosa?!
Rosetta
Io non credo che Manina sia capace di tradire suo marito. Non ci crederei nemmeno se lo vedessi coi miei occhi.
Alberto
Questo, per esempio, mi fa piacere. [195]
Rosetta
Io dico che è una finzione per punire suo marito di qualche trascuraggine.
Alberto
Magnifico! Hai avuta un'idea luminosa. Francillon di Dumas! Ma, nel dubbio, per ora, è meglio che tu te ne vada. Resto qui io. Indagherò io. E, capirai, se veramente ella fosse colpevole e si separasse da suo marito, nè per te nè per me sarebbe più conveniente di frequentare la sua casa.
Rosetta
Lo comprendo, ma, poverina, mi dispiacerebbe di....
Alberto
(interrompendo, con solennità) Ah! Transazioni, mai! Sono fatto così! (Baciandola) Va, va....
Rosetta
(malcontenta, si avvia per uscire; poi, voltandosi) Ti raccomando, però: in ogni caso, non essere troppo cattivo con lei.
Alberto
E già: vorrei vederti al mio posto, vorrei!... Ma non temere. So che le vuoi bene; e ne terrò conto. [196]
Rosetta
Caro! (Esce.)
ALBERTO e FEDERICO.
Alberto
E adesso? (Guardando verso la camera di Manina, riflette e conchiude) Sei cocciuta! Ma la vedremo!
Federico
(entra affaccendato e, vedendo Alberto, corre a lui.) Oh, meno male! Proprio di te andavo in cerca! Hai saputo?!
Alberto
Ho saputo. È un affar serio!
Federico
Una follia.
Alberto
Questo guaio bisogna evitarlo.
Federico
Evitarlo! Io ho già chiamato il nostro avvocato, e, fra un'ora, egli sarà qui. [197]
Alberto
Hai avuto fretta, eh?
Federico
E lei che l'ha voluto. Non le hai parlato?
Alberto
Le ho parlato, sì.
Federico
Ebbene?
Alberto
Inutile.
Federico
E dunque? Se non l'hai potuta convincere tu?...
Alberto
Ma, mio caro, di che potevo convincerla io? Sei tu che devi ostinarti, sei tu che devi opporti energicamente. Ne va di mezzo il tuo nome!
Federico
Lo so.
Alberto
Federico
Scusa, ma l'onore, poi, perchè?
Alberto
Perchè! Perchè! Che domande fai! Questa faccenda dell'onore o l'ammetti o non l'ammetti. Se l'ammetti, diventa un contratto come un altro, i cui obblighi non sono gli stessi per tutti. Tizio, per esempio, è un uomo d'onore soltanto se si separa da sua moglie. Caio è un uomo d'onore soltanto se non se ne separa.
Federico
E, secondo te, questo sarebbe il caso mio?
Alberto
Naturale.
Federico
Io non intendo di che ti preoccupi. Quando la coscienza è tranquilla....
Alberto
(in tono di rimprovero, accalorandosi) In fatto di onore non c'è coscienza che tenga! Io sono qui per salvarti e non permetterò mai e poi mai che tu ti lasci trascinare a una separazione!
Federico
D'altronde, che tu permetta o non permetta, è un dettaglio. Quella donna mi ha costretto ad acconsentire. [199] Se non me ne vado io, se ne va lei. Posso io cucirmela addosso? Per me, sarà un dolore grande, ne convengo, ma, oramai, non c'è rimedio. Anche la mia dignità mi consiglia di non pregarla di più. Sarebbe una umiliazione eccessiva. Non posso, credimi, non posso!
Alberto
Federico, tu mi sfuggi di mano! Bada che il tuo linguaggio è vituperevole!
Federico
Il mio linguaggio è vituperevole?!
Alberto
Bada che se ti metti su quel tono, tu mi fai raccapricciare!
Federico
Ma che raccapricciare!
Alberto
Bada che se non trovi il modo di vivere insieme, molto insieme con tua moglie, io per il primo ti disprezzerò!
Federico
Ma tu esageri, mio caro Alberto. Il tuo puritanismo è iperbolico. È una vera stravaganza. [200]
Alberto
Eh! capisco: è una stravaganza perchè ti ci sei già abituato al pensiero della indipendenza. (Sempre più accalorandosi) È una stravaganza perchè tu sei un egoista e, dato il tuo egoismo, ti pare d'aver già fatto molto per trattenere tua moglie! Io ti prego di dirmi che cosa hai fatto per trattenerla. Ma parla, ma spiègati! A quali mezzi, a quali espedienti sei ricorso? Quali cose peregrine hai escogitate? Quali fatiche hai compiute? (S'asciuga il sudore.)
Federico
Ma che fatiche dovevo compiere?!
Alberto
Vergògnati! (Irritatissimo) Tu sei diventato di un cinismo ristucchevole! Non ti riconosco più! Non ti riconosco più!... Era così bella, era così commovente....
Federico
Cosa?
Alberto
La vostra unione....
Federico
Alberto
Era così piacevole, così consolante, che io non posso assuefarmi all'orribile idea di questa scissura definitiva, che è uno scandalo ed è una catastrofe! Ne ho una rabbia, vedi, ne ho una rabbia, che non so, farei delle pazzie! (Lacerando il fazzoletto coi denti, e con le mani, siede.)
Federico
(avvicinandoglisi con bontà, con affetto) Via, càlmati. Non ti eccitare tanto. Già, tu hai il temperamento mio. Preciso! E mi dispiace che tu ti faccia cattivo sangue. Io vorrei accontentarti. Sì: vorrei vederti rabbonito, tranquillo. Ma come regolarmi? Dopo le sue dichiarazioni recise, violente, offensive, se non è lei che viene da me, non è possibile, non è verosimile un accomodamento. Sii ragionevole.
Alberto
(risoluto) E allora, farò io un ultimo tentativo.
Federico
Oh, benissimo! Io ti lascio con lei.
Alberto
(afferrandolo per la giacca) No, no, no, resta qui tu.
Federico
È meglio che me ne vada. [202]
Alberto
Nossignore. È meglio che tu resti.
Federico
Auff! (Pausa — Poi, condiscendente) Per farti piacere, resterò.
Alberto
Falla chiamare.
Federico
Chiamala tu stesso.
Alberto
Verrà?
Federico
Se la chiami tu....
Alberto
(va alla porta a destra, e chiama:) Signora Manina! Signora Manina! Un momentino qua, ve ne prego.
FEDERICO, ALBERTO, MANINA.
Manina
Avete predicata la morale, la vostra morale! Ma tutte parole al vento. Almeno per me. Io, ne ho un'altra. Quell'uomo lì, purtroppo, si convince di quello che dite voi....
Alberto
(che è sulle spine, la guarda come per pregarla di non commettere imprudenze e di tacere.) Sss!...
Manina
Ma io no!
Federico
(ad Alberto:) Lo vedi che ricomincia?
Alberto
Aspetta.
Manina
(al marito:) Sì, aspetta che egli adoperi tutta la sua eloquenza, tutto il suo fascino, per riunirci. Aspetta che egli ci faccia muovere come delle marionette!... [204]
Alberto
Prego, signora: io non ho altro scopo che di compiere una buona azione!...
Manina
A beneficio di vostra moglie!...
Federico
(ad Alberto:) Come?!... A beneficio di tua moglie?!
Alberto
(lanciando uno sguardo di rimprovero e d'imposizione a Manina) Già! Lei dice, capisci?... Dice così... dice così.... Dice che io tema... che la vostra separazione dia un cattivo esempio a mia moglie. Ma qui si sbaglia! Rosetta è una bonacciona. Non si separerebbe da me neppure con le cannonate!
Manina
Come mio marito!
Federico
Tu t'inganni a partito, mia cara. Oramai, io sono felicissimo che tu mi tolga l'incomodo.
Alberto
(in mezzo, tra Federico e Manina) Modera i termini, Federico! [205]
Manina
Lasciate che cominci a pensare col suo cervello!
Alberto
Sono delle brutalità che certamente egli non pensa e non sente!
(Si animano sempre di più tutti e tre, alzando la voce, avvicinandosi e gesticolando.)
Federico
Io le penso, le sento, le dico e le ridico!
Manina
Ed io le ascolto con entusiasmo e me ne faccio una festa!
Alberto
Signora Manina!
Federico
(a Manina:) La tua superbia mi ha nauseato!
Manina
La tua nausea mi solleva lo spirito!
Alberto
Federico
Io non resterei con te neanche se tu me ne pregassi in ginocchio!
Manina
E io con te neanche se tu tentassi di costringermi con un coltello alla gola!
(Tutti e tre insieme gridano, concitatamente, cercando ognuno di levar la voce più degli altri.)
Federico
E perchè, perchè dovrei io costringerti a restarmi vicino, se mi fai l'effetto d'una serpe, di una vipera? E mi sembri anche brutta. Mi sembri brutta come un accidente! Tu credi che non ci siano altre donne sul mondo? E se pure non ce ne fossero più, tu credi che io, pel gusto di averne una, subirei ancora la tua prepotenza, i tuoi capricci, i tuoi nervi, la tua cattiveria, la tua perfidia, il tuo veleno, la tua infamia? No che non la subirei. No, no, no, no. Oh!
Alberto
Ma io sono veramente meravigliato e scandalizzato di questi eccessi indegni di due persone per bene, che hanno, se non altro, il dovere di rispettarsi. Io comprendo, sì, io comprendo l'eccitamento eccezionale di cui siete vittime tutti e due, e ammetto perfino che si ecceda, ammetto che si trascenda.... Ma a tutto c'è un limite, vivaddio!... Io vi prego, io vi supplico, io vi impongo di tacere! Basta, signora Manina!... Basta, Federico!... Basta, basta, basta, basta, basta, basta! Oh!
Manina
Non ne posso più d'un uomo insensato, incretinito, attaccaticcio, che non vede, che non guarda, che non ode, che non capisce e non capirà mai niente! Sono stanca, sono stufa di un fantoccio che mi importuna, che mi annoia, che mi vuole, che mi si mette tra i piedi, che mi fa impazzire. Non ne voglio più sapere della sua [207] bontà e del suo Codice, non ne voglio più sapere della sua balordaggine. Non voglio, non voglio più saperne di nulla. No, no, no, no. Oh!
(Con moto simultaneo, Manina e Federico si allontanano l'uno dall'altra e ai due estremi della camera prendono una sedia e seggono, voltandosi le spalle scambievolmente. Alberto va fino in fondo, poi torna, prende anche lui una sedia e siede nel mezzo, fra i due coniugi.) — (Un lungo silenzio.)
Alberto
(quasi fra sè:) E così, tutto è accomodato! (Ancora pausa. Indi, pazientemente, s'alza, s'accosta a Federico e gli dice piano:) Se fosse lei che venisse a te, come tu avevi stabilito, saresti davvero disposto a fare la pace?
Federico
(sommessamente — burbero) Se fosse lei che venisse a me?... Ci sarei disposto, sissignore.
Alberto
Be', sta tranquillo e aspetta. (Si abbottona il soprabito e, coraggiosamente, solennemente, si accosta a Manina. Poi, forte, a Federico:) Tu sei pregato [208] di non ascoltare perchè ho da dire qualche cosa in segreto a tua moglie.
Federico
Io mi tappo addirittura le orecchie. (Ostentatamente, se le tappa con le mani.) Ecco.
Alberto
(pianissimo, a Manina:) Mi credi tu un uomo capace di mantenere i suoi giuramenti?
Manina
(pianissimo anche lei) Io ti credo capace... di tutto! Sbrighiamoci.
Alberto
(sempre a bassa voce, ma sottolineando le parole) Ebbene, senti. Ti giuro... che se ti separi da tuo marito, io ti pianto!
Manina
(ha un sussulto violento.)
Federico
Hai detto?
Alberto
Federico
(non ha udito perchè ancora ha le orecchie tappate. E ripete:) Hai detto?
Alberto
(con un grido) Sìiii!
Federico
(lascia cadere le mani, liberando le orecchie.)
Alberto
(incrociando le braccia al petto, aspetta ansiosamente il risultato del supremo tentativo.)
Manina
(ingoiando la rabbia, gettando ad Alberto occhiate feroci, convellendosi, mordendosi le labbra, si alza, e, lentamente, va alle spalle di Federico. Cerca di parlare:) Feder... Federico.... (Le manca la voce.)
Federico
Cosa c'è?!
Alberto
(le si fa d'appresso, incitandola con molta mellifluità nell'accento e con gli sguardi minacciosi di chi sa di poter essere obbedito.) Andiamo, signora Manina!... Ma già, si sente che siete pentita.... [210]
Manina
(gli afferra un braccio e gli dà un pizzicotto terribile.)
Federico
(senza voltarsi) Io, in verità, non sento niente.
Alberto
(contraendo il volto per il dolore) Io, sì!... Animo, dunque, signora Manina!...
Manina
(soffocando di sdegno represso) Federico... io ci ho ripensato.... Noi....
Alberto
Benissimo!
Manina
Noi non ci separeremo!
Federico
(alzandosi giubilante e abbracciandola) Ora sì che dimentico tutto! E ti perdono tutto! Vedrai, vedrai che saremo ancora tanto felici! Vedrai che sarò un marito impareggiabile! Vedrai che.... (Cambiando [211] tono a un tratto, e rivolgendosi ad Alberto) Ma, a proposito, come hai fatto?
Alberto
Ah, questo, poi, non te lo posso dire!
Manina
(tra sè:) Che canaglia!
(Sipario.)
Fine della Commedia.
Nota del Trascrittore
Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, così come le grafie alternative (subito/sùbito e simili), correggendo senza annotazione minimi errori tipografici.
Copertina elaborata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio.
End of the Project Gutenberg EBook of Uno degli onesti, by Roberto Bracco *** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK UNO DEGLI ONESTI *** ***** This file should be named 42928-h.htm or 42928-h.zip ***** This and all associated files of various formats will be found in: http://www.gutenberg.org/4/2/9/2/42928/ Produced by Carlo Traverso, Barbara Magni and the Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This file was produced from images generously made available by The Internet Archive) Updated editions will replace the previous one--the old editions will be renamed. Creating the works from public domain print editions means that no one owns a United States copyright in these works, so the Foundation (and you!) can copy and distribute it in the United States without permission and without paying copyright royalties. Special rules, set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to copying and distributing Project Gutenberg-tm electronic works to protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. Project Gutenberg is a registered trademark, and may not be used if you charge for the eBooks, unless you receive specific permission. If you do not charge anything for copies of this eBook, complying with the rules is very easy. You may use this eBook for nearly any purpose such as creation of derivative works, reports, performances and research. They may be modified and printed and given away--you may do practically ANYTHING with public domain eBooks. Redistribution is subject to the trademark license, especially commercial redistribution. *** START: FULL LICENSE *** THE FULL PROJECT GUTENBERG LICENSE PLEASE READ THIS BEFORE YOU DISTRIBUTE OR USE THIS WORK To protect the Project Gutenberg-tm mission of promoting the free distribution of electronic works, by using or distributing this work (or any other work associated in any way with the phrase "Project Gutenberg"), you agree to comply with all the terms of the Full Project Gutenberg-tm License available with this file or online at www.gutenberg.org/license. Section 1. General Terms of Use and Redistributing Project Gutenberg-tm electronic works 1.A. By reading or using any part of this Project Gutenberg-tm electronic work, you indicate that you have read, understand, agree to and accept all the terms of this license and intellectual property (trademark/copyright) agreement. If you do not agree to abide by all the terms of this agreement, you must cease using and return or destroy all copies of Project Gutenberg-tm electronic works in your possession. If you paid a fee for obtaining a copy of or access to a Project Gutenberg-tm electronic work and you do not agree to be bound by the terms of this agreement, you may obtain a refund from the person or entity to whom you paid the fee as set forth in paragraph 1.E.8. 1.B. "Project Gutenberg" is a registered trademark. It may only be used on or associated in any way with an electronic work by people who agree to be bound by the terms of this agreement. There are a few things that you can do with most Project Gutenberg-tm electronic works even without complying with the full terms of this agreement. See paragraph 1.C below. There are a lot of things you can do with Project Gutenberg-tm electronic works if you follow the terms of this agreement and help preserve free future access to Project Gutenberg-tm electronic works. See paragraph 1.E below. 1.C. The Project Gutenberg Literary Archive Foundation ("the Foundation" or PGLAF), owns a compilation copyright in the collection of Project Gutenberg-tm electronic works. Nearly all the individual works in the collection are in the public domain in the United States. If an individual work is in the public domain in the United States and you are located in the United States, we do not claim a right to prevent you from copying, distributing, performing, displaying or creating derivative works based on the work as long as all references to Project Gutenberg are removed. Of course, we hope that you will support the Project Gutenberg-tm mission of promoting free access to electronic works by freely sharing Project Gutenberg-tm works in compliance with the terms of this agreement for keeping the Project Gutenberg-tm name associated with the work. You can easily comply with the terms of this agreement by keeping this work in the same format with its attached full Project Gutenberg-tm License when you share it without charge with others. 1.D. The copyright laws of the place where you are located also govern what you can do with this work. Copyright laws in most countries are in a constant state of change. If you are outside the United States, check the laws of your country in addition to the terms of this agreement before downloading, copying, displaying, performing, distributing or creating derivative works based on this work or any other Project Gutenberg-tm work. The Foundation makes no representations concerning the copyright status of any work in any country outside the United States. 1.E. Unless you have removed all references to Project Gutenberg: 1.E.1. The following sentence, with active links to, or other immediate access to, the full Project Gutenberg-tm License must appear prominently whenever any copy of a Project Gutenberg-tm work (any work on which the phrase "Project Gutenberg" appears, or with which the phrase "Project Gutenberg" is associated) is accessed, displayed, performed, viewed, copied or distributed: This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at www.gutenberg.org 1.E.2. If an individual Project Gutenberg-tm electronic work is derived from the public domain (does not contain a notice indicating that it is posted with permission of the copyright holder), the work can be copied and distributed to anyone in the United States without paying any fees or charges. If you are redistributing or providing access to a work with the phrase "Project Gutenberg" associated with or appearing on the work, you must comply either with the requirements of paragraphs 1.E.1 through 1.E.7 or obtain permission for the use of the work and the Project Gutenberg-tm trademark as set forth in paragraphs 1.E.8 or 1.E.9. 1.E.3. If an individual Project Gutenberg-tm electronic work is posted with the permission of the copyright holder, your use and distribution must comply with both paragraphs 1.E.1 through 1.E.7 and any additional terms imposed by the copyright holder. Additional terms will be linked to the Project Gutenberg-tm License for all works posted with the permission of the copyright holder found at the beginning of this work. 1.E.4. Do not unlink or detach or remove the full Project Gutenberg-tm License terms from this work, or any files containing a part of this work or any other work associated with Project Gutenberg-tm. 1.E.5. Do not copy, display, perform, distribute or redistribute this electronic work, or any part of this electronic work, without prominently displaying the sentence set forth in paragraph 1.E.1 with active links or immediate access to the full terms of the Project Gutenberg-tm License. 1.E.6. You may convert to and distribute this work in any binary, compressed, marked up, nonproprietary or proprietary form, including any word processing or hypertext form. However, if you provide access to or distribute copies of a Project Gutenberg-tm work in a format other than "Plain Vanilla ASCII" or other format used in the official version posted on the official Project Gutenberg-tm web site (www.gutenberg.org), you must, at no additional cost, fee or expense to the user, provide a copy, a means of exporting a copy, or a means of obtaining a copy upon request, of the work in its original "Plain Vanilla ASCII" or other form. Any alternate format must include the full Project Gutenberg-tm License as specified in paragraph 1.E.1. 1.E.7. Do not charge a fee for access to, viewing, displaying, performing, copying or distributing any Project Gutenberg-tm works unless you comply with paragraph 1.E.8 or 1.E.9. 1.E.8. You may charge a reasonable fee for copies of or providing access to or distributing Project Gutenberg-tm electronic works provided that - You pay a royalty fee of 20% of the gross profits you derive from the use of Project Gutenberg-tm works calculated using the method you already use to calculate your applicable taxes. The fee is owed to the owner of the Project Gutenberg-tm trademark, but he has agreed to donate royalties under this paragraph to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation. Royalty payments must be paid within 60 days following each date on which you prepare (or are legally required to prepare) your periodic tax returns. Royalty payments should be clearly marked as such and sent to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation at the address specified in Section 4, "Information about donations to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation." - You provide a full refund of any money paid by a user who notifies you in writing (or by e-mail) within 30 days of receipt that s/he does not agree to the terms of the full Project Gutenberg-tm License. You must require such a user to return or destroy all copies of the works possessed in a physical medium and discontinue all use of and all access to other copies of Project Gutenberg-tm works. - You provide, in accordance with paragraph 1.F.3, a full refund of any money paid for a work or a replacement copy, if a defect in the electronic work is discovered and reported to you within 90 days of receipt of the work. - You comply with all other terms of this agreement for free distribution of Project Gutenberg-tm works. 1.E.9. If you wish to charge a fee or distribute a Project Gutenberg-tm electronic work or group of works on different terms than are set forth in this agreement, you must obtain permission in writing from both the Project Gutenberg Literary Archive Foundation and Michael Hart, the owner of the Project Gutenberg-tm trademark. Contact the Foundation as set forth in Section 3 below. 1.F. 1.F.1. Project Gutenberg volunteers and employees expend considerable effort to identify, do copyright research on, transcribe and proofread public domain works in creating the Project Gutenberg-tm collection. Despite these efforts, Project Gutenberg-tm electronic works, and the medium on which they may be stored, may contain "Defects," such as, but not limited to, incomplete, inaccurate or corrupt data, transcription errors, a copyright or other intellectual property infringement, a defective or damaged disk or other medium, a computer virus, or computer codes that damage or cannot be read by your equipment. 1.F.2. LIMITED WARRANTY, DISCLAIMER OF DAMAGES - Except for the "Right of Replacement or Refund" described in paragraph 1.F.3, the Project Gutenberg Literary Archive Foundation, the owner of the Project Gutenberg-tm trademark, and any other party distributing a Project Gutenberg-tm electronic work under this agreement, disclaim all liability to you for damages, costs and expenses, including legal fees. YOU AGREE THAT YOU HAVE NO REMEDIES FOR NEGLIGENCE, STRICT LIABILITY, BREACH OF WARRANTY OR BREACH OF CONTRACT EXCEPT THOSE PROVIDED IN PARAGRAPH 1.F.3. YOU AGREE THAT THE FOUNDATION, THE TRADEMARK OWNER, AND ANY DISTRIBUTOR UNDER THIS AGREEMENT WILL NOT BE LIABLE TO YOU FOR ACTUAL, DIRECT, INDIRECT, CONSEQUENTIAL, PUNITIVE OR INCIDENTAL DAMAGES EVEN IF YOU GIVE NOTICE OF THE POSSIBILITY OF SUCH DAMAGE. 1.F.3. LIMITED RIGHT OF REPLACEMENT OR REFUND - If you discover a defect in this electronic work within 90 days of receiving it, you can receive a refund of the money (if any) you paid for it by sending a written explanation to the person you received the work from. If you received the work on a physical medium, you must return the medium with your written explanation. The person or entity that provided you with the defective work may elect to provide a replacement copy in lieu of a refund. If you received the work electronically, the person or entity providing it to you may choose to give you a second opportunity to receive the work electronically in lieu of a refund. If the second copy is also defective, you may demand a refund in writing without further opportunities to fix the problem. 1.F.4. Except for the limited right of replacement or refund set forth in paragraph 1.F.3, this work is provided to you 'AS-IS', WITH NO OTHER WARRANTIES OF ANY KIND, EXPRESS OR IMPLIED, INCLUDING BUT NOT LIMITED TO WARRANTIES OF MERCHANTABILITY OR FITNESS FOR ANY PURPOSE. 1.F.5. Some states do not allow disclaimers of certain implied warranties or the exclusion or limitation of certain types of damages. If any disclaimer or limitation set forth in this agreement violates the law of the state applicable to this agreement, the agreement shall be interpreted to make the maximum disclaimer or limitation permitted by the applicable state law. The invalidity or unenforceability of any provision of this agreement shall not void the remaining provisions. 1.F.6. INDEMNITY - You agree to indemnify and hold the Foundation, the trademark owner, any agent or employee of the Foundation, anyone providing copies of Project Gutenberg-tm electronic works in accordance with this agreement, and any volunteers associated with the production, promotion and distribution of Project Gutenberg-tm electronic works, harmless from all liability, costs and expenses, including legal fees, that arise directly or indirectly from any of the following which you do or cause to occur: (a) distribution of this or any Project Gutenberg-tm work, (b) alteration, modification, or additions or deletions to any Project Gutenberg-tm work, and (c) any Defect you cause. Section 2. Information about the Mission of Project Gutenberg-tm Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of electronic works in formats readable by the widest variety of computers including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from people in all walks of life. Volunteers and financial support to provide volunteers with the assistance they need are critical to reaching Project Gutenberg-tm's goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will remain freely available for generations to come. In 2001, the Project Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 and the Foundation information page at www.gutenberg.org Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit 501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification number is 64-6221541. Contributions to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent permitted by U.S. federal laws and your state's laws. The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S. Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered throughout numerous locations. Its business office is located at 809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887. Email contact links and up to date contact information can be found at the Foundation's web site and official page at www.gutenberg.org/contact For additional contact information: Dr. Gregory B. Newby Chief Executive and Director gbnewby@pglaf.org Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide spread public support and donations to carry out its mission of increasing the number of public domain and licensed works that can be freely distributed in machine readable form accessible by the widest array of equipment including outdated equipment. Many small donations ($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt status with the IRS. The Foundation is committed to complying with the laws regulating charities and charitable donations in all 50 states of the United States. Compliance requirements are not uniform and it takes a considerable effort, much paperwork and many fees to meet and keep up with these requirements. We do not solicit donations in locations where we have not received written confirmation of compliance. To SEND DONATIONS or determine the status of compliance for any particular state visit www.gutenberg.org/donate While we cannot and do not solicit contributions from states where we have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition against accepting unsolicited donations from donors in such states who approach us with offers to donate. International donations are gratefully accepted, but we cannot make any statements concerning tax treatment of donations received from outside the United States. U.S. laws alone swamp our small staff. Please check the Project Gutenberg Web pages for current donation methods and addresses. Donations are accepted in a number of other ways including checks, online payments and credit card donations. To donate, please visit: www.gutenberg.org/donate Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic works. Professor Michael S. Hart was the originator of the Project Gutenberg-tm concept of a library of electronic works that could be freely shared with anyone. For forty years, he produced and distributed Project Gutenberg-tm eBooks with only a loose network of volunteer support. Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S. unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily keep eBooks in compliance with any particular paper edition. Most people start at our Web site which has the main PG search facility: www.gutenberg.org This Web site includes information about Project Gutenberg-tm, including how to make donations to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to subscribe to our email newsletter to hear about new eBooks.